giovedì 21 giugno 2012

DICIAMOLO CON I FIORI

                                           Su di lei: Vanessa Diffenbaugh


Questa autrice americana ha pubblicato per Garzanti il suo primo romanzo “Il linguaggio segreto dei fiori”, uno dei libri più attesi dello scorso anno in Italia, negli Stati Uniti e in altri Paesi (Inghilterra, Spagna).
Vanessa Diffenbaugh, ospite del Salone Internazionale del libro di Torino, è stata intervistata dalla redazione de i-Libri per parlare del suo romanzo già diventato un “caso” editoriale.
Giornali e TV hanno parlato molto di questa giovane scrittrice americana: i fiori sono i protagonisti assoluti di questa storia intensa e commovente, straordinari mezzi di messaggi per Victoria, una giovane che ha vissuto una vita ingenerosa.
L’autrice parla di una “riconciliazione” possibile con il mondo, di un nuovo inizio, partendo proprio dal linguaggio e dalla comunicazione.
Victoria è una giovane diciottenne con un passato alle spalle certamente non facile: abbandonata alla nascita dai genitori, trascorre l’infanzia tra famiglie adottive, genitori provvisori e spesso non ideali. Un giorno però Victoria incontra Elizabeth, una donna speciale che le cambia la vita… Leggiamolo!!!!
Elizabeth è per Victoria la sua unica vera madre e per questo le trasmette un dono speciale: la capacità di conoscere il linguaggio segreto dei fiori. Diventata adulta, la ragazza decide di lavorare come fioraia e il richiamo magico delle sue rose e delle sue margherite porterà tutta la città nel suo negozio. Perché i fiori, nel romanzo della Diffenbaugh, curano prima di tutto i mali dell’anima e lasciano degli input di felicità.
In appendice al romanzo c’è un dizionario dei fiori che il lettore può consultare alla ricerca del significato di piante note e meno note, incuriosito ed affascinato da questa nuova e “colorata” lingua.
Dopo aver letto il libro, quale fiore si può regalare a una donna?
Consultiamo il dizionario: Campanula il cui significato è “gratitudine”







L’autrice ha dichiarato che l’intento del suo romanzo è stato  anche quello di porre l’attenzione su un fenomeno che negli USA è terribile: ogni anno sono 20.000 i ragazzi affidati alle famiglie, all’età di 24 anni il 31% di loro è stato in  carcere, il 25% ha vissuto come homeless, meno della metà ha un lavoro e solo il 3% ha conseguito un diploma di laurea. Un’accusa abbastanza evidente verso la società americana, un invito affinché si faccia di più per questi ragazzi. E per aiutarli ancora in modo più concredo, Vanessa ha creato Camelia, un network il cui nome nel linguaggio dei fiori significa “il mio destino è nelle tue mani”: un’associazione che aiuta i ragazzi che vivono in istituto a pubblicare i loro profili tramite internet, a raccontare la loro vita e a trovare dei genitori affidatari. In seguito questo ente non-profit avrà il fine di collegare ogni ragazzo ad una comunità (associazione sportiva, club femminile, gruppo confessionale) che gli possa essere di supporto nel momento del passaggio all’età adulta. La  speranza dell'autrice  è quella che “anche in chi legge il mio libro nasca un interesse a conoscere e sostenere queste persone nella propria comunità”.







2 commenti:

simonetta vernia ha detto...

EMILY DICKINSON -

Per te io curo questi fiori
...
I gerani si tingono di chiazze -
umili margherite si frastagliano -
dirada il cactus le spinose punte
per mostrare la gola.

simonetta vernia ha detto...

Fleur

Ce que disent les fleurs

George Sand

Quand j'étais enfant, ma chère Aurore, j'étais très tourmentée de ne pouvoir saisir ce que les fleurs se disaient entre elles. Mon professeur de botanique m'assurait qu'elles ne disaient rien ; soit qu'il fût sourd, soit qu'il ne voulût pas me dire la vérité, il jurait qu'elles ne disaient rien du tout.