mercoledì 29 gennaio 2014

UNA RICETTADELLE TRADIZIONI RI-TROVATA NEL BORGHETTO DEI PESCATORI E' IL 17° CONTRIBUTO



PER QUESTA INTERESSANTE E ...SAPORITA INIZIATIVA, HO UN'OCCASIONE PARTICOLARE PER PRESENTARE UN  PIATTO GUSTOSO E DAL SAPORE DI MARE...

MA ANDIAMO PER ORDINE....



UNA BELLA TRADIZIONE DEL QUARTIERE MARINO DI ROMA: OSTIA LIDO


Ostia, Borghetto dei Pescatori: la 'sagra della tellina'  ha festeggiato 50 anni




                                      ...prima di andare ai fornelli....



Allo storico Borghetto 4 giorni dedicati al mollusco

Giovedì 29, venerdì 30, sabato 31 agosto e domenica I settembre sono i giorni che ogni anno vengono dedicati nel Municipio di Ostia, quartiere di Roma, sul mare, alla festa culinaria più attesa del litorale romano: la Sagra della Tellina. La manifestazione è ricca di intrattenimenti, incontri con i pescatori e soprattutto di golosissimi spaghetti con le telline.
Circa 12 quintali di pasta conditi con olio, aglio, peperoncino e 10 quintali di telline rigorosamente provenienti dal litorale romano, aspettano ritualmente di essere distribuiti dalle 13 fino a sera. Quest’anno come non succedeva da tempo il mare ha infatti regalato tanto prodotto locale.

Al Borghetto dei Pescatori padelle pronte per le telline

Chi abita nello storico Borghetto dei Pescatori, nel cuore di Ostia, giura che l’odore degli spaghetti arriva fino al mare e oltre.
        il gas, sotto le padelle giganti, si accende solitamente molto presto per la preparazione del piatto tipico e quest'anno soprattutto per festeggiare il cinquantesimo anniversario della sagra della tellina. Questo prelibato piatto che, mare permettendo, viene celebrato ogni anno in questo angolo di litorale, si gusta in questo periodo d fine estate: un vero e proprio rito per tutti i residenti e non solo.
Il mare quando dona una quantità di telline significa che le condizioni delle acque stanno migliorando. Il mollusco infatti si trova solo dove l’acqua è pulita e l’idea che la tellina sia tornata sul litorale di Ostia è il miglior incentivo alla pesca
Quest'anno, in occasione del mezzo secolo di storia, gli spaghetti sono stati cucinati da cuochi professionisti che hanno affiancato i cuochi tradizionali del Borghetto dei pescatori. Presenti anche chef dell’Aic , associazione celiaci, che hanno preparato piatti senza glutine.
Poi balli e intrattenimento per grandi e piccini anche con musica latinoamericana e imperdibile, domenica pomeriggio alle 16, la suggestiva processione di barche dei pescatori con la Madonna Stella Maris, loro protettrice. Le imbarcazioni, compresa quella piccola con i bambini della scuola velica della Lega Navale, hanno accompagnato la Madonna dal canale dei pescatori fino al Pontile di Ostia da dove hanno gettato la corona di fiori. Un rito con il quale si celebra il tradizionale «Matrimonio con il Mare», un’antica cerimonia religiosa attraverso la quale i marinai cercano di propiziarsi la benevolenza del mare attraverso un matrimonio simbolico tra il pescatore e la Madonna. Lo sposalizio del mare nasce da un’antica leggenda che narra la vicenda accaduta nel 1445 quando Pietro Barbo, Vescovo di Cervia, fu sorpreso da una terribile tempesta in mare al suo ritorno da Venezia: per placarla diede in pegno alle acque l’anello pastorale salvando così se stesso e l’equipaggio. Da allora la tradizione viene rispettata ed ogni anno si rinnova la benedizione delle acque ed il matrimonio con il mare. 
 
L'AMBIENTE



Il litorale romano è un tratto di costa ancora ricco di biodiversità, con una vegetazione costiera che si è conservata in larga parte e numerose comunità di pescatori che praticano ancora la piccola pesca costiera e  ancora alcune tradizioni locali come la pesca della tellina.

IL MOLLUSCO

La tellina (Donax trunculus L. si trova comunemente sulle coste italiane ovunque ci siano fondali sabbiosi ma, nella zona da Passoscuro a Capo d'Anzio, parte della quale nella Riserva Naturale del Litorale Romano, la pesca è sempre stata abbondante e rinomata fin dai tempi romani, PER qualità e finezza della sabbia. Lo confermano documenti del '500 dove si parla di cessione dei terreni destinati a tale attività: "ai 18 di aprile del 1595 Andrea Cesi vendette a favore del cardinale Girolamo di Ciriaco e di Asdrubale fratelli Mattei, la peschiera delle telline esistente sulla spiaggia del mare del casale di Corteccia e Cesolina o Villa, per scudi 2000".
Recentemente da Minturno, nei pressi di Latina, le comunità di pescatori si sono spostati stagionalmente per pescare lungo la dove sfociano il Tevere e l'Arrone, fermandosi dove la pesca era più propizia e costruendo delle capanne sulla spiaggia per ripararsi.
Erano nomadi del mare, si fermavano ogni stagione in un punto della costa e, dove si fermavano, costruivano capanne che riutilizzavano anche negli anni successivi. Non pescavano solo telline ma anche altre specie che trovavano sotto costa. Quando questi gruppi di pescatori decisero, alla fine degli anni '50, di fermarsi stanzialmente nei luoghi di pesca, comparvero i primi villaggi dei pescatori fatti in muratura, costruiti dove un tempo sorgevano le capanne di legno. E' possibile ancora oggi osservare questi primi nuclei di insediamento a Fregene, a Ostia e in altre località lungo le poche decine di chilometri di questo litorale.Questo mollusco è ormai ricercato, nella forma bivalve più dolce e delicato di altri molluschi, più piccola e dal gusto inconfondibile, tanto che va condita poco per rispettarne le delicate qualità.
Oggi la gastronomia anche casalinga ne ha fatto un simbolo dedicandole il piatto più famoso: spaghetti con le telline ( e quando non si trovano in pescheria o presso i pescatori) con le vongole. Piatto che ha trovato il suo momento di massimo splendore negli anni '50, nel periodo della Dolce Vita, quando sulle spiagge del litorale arrivavano dalla vicina Cinecittà attori e registi, tra i quali Federico Fellini, a degustare le pregiate telline. Solo con il mare calmo è possibile pescarle ed è una attività - pesca che si pratica tutto l’anno, ad eccezione dei periodi di fermo biologico della pesca in aprile. I pescatori usano solo i rastrelli da natante o i rastrelli a mano e lo fanno con piccole imbarcazioni da pesca costiera.


MA VI E' UNA MODALITA' PARTICOLARE PER CUCINARE I

 MOLLUSCHI , QUESTA E' LA RICETTA DI MATTEO, IL 

“COCCOLOSO” FIGLIOLONE CHE CI CONSIGLIA COSI'


A VOI...

- una volta acquistato circa un kg (per quattro /cinque persone) di lupini o telline o vongole veraci o tartufi di mare (meglio i lupini perchè più saporiti anche se più piccoli, anche aw il top è fare un misto tra lupini e vongole veraci/telline) metteteli a bagno in acqua fredda per almeno 30 minuti
- prendete i molluschi levateli dall'acqua e metteteli dentro una padella con coperchio, su fiamma viva. Ogni tanto controllate che si aprano: man mano che si schiudono, levateli con un cucchiao o pinza
- fate raffreddare i molluschi e poi sgusciateli lasciandome magari qualcuna come guarnizione e immergete quelli sgusciati nel vino bianco.
- prendete l'acqua rimasta in padella dopo che si sono aperti e mettetela da parte (filtratela se ce ne fosse bisogno)
- simultaneamente avrete fatto soffriggere dell'olio con aglio e peperoncino in una padella dal fondo concavo (tipo wok).
- buttate spaghetti o vermicelli in acqua salata.
-  scolateli a metà cottura mantenendoli un pò bagnati e metteteli nella padella del soffritto. 
- aggiungete per gradi l'acqua dei molluschi in modo tale da far finire la cottura degli spaghetti nella padella. Negli ultimi due minuti aggiungete le vongole/lupini/telline
- impiattate aggiungendo prezzemolo fresco e le vongole col guscio



              ED ECCO...







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